Senza nome 2
INTERVENTO DI GIULIA SELVAGGI
La regola vuole, che si inizi sempre salutando ed è proprio così, che voglio
iniziare: salutando tutti voi - gentili ospiti ed insieme a voi: la padrona di
casa: la dottoressa Greco, che questa sera, gentilmente, ci ospita in questo
affascinante luogo: la sua - la nostra Biblioteca Marco Gatti di Manduria,
naturalmente con il consenso del nostro sindaco e la collaborazione determinata
del professor Pio Bentivoglio - del Centro Culturale Aracne di Uggiano
Montefusco, che questa presentazione, l’ ha proprio voluta. ED ORA, il primo
pensiero che mi passa per la mente è “chiedermi, se questa sera, io sono qui a
vivere un sogno”. NO - credo di no. Io il sogno, l’ho già vissuto. E’ iniziato
tre anni fa, con l’idea che è entrata in me: mi ha preso - mi ha coinvolto. E
l’idea - è come un piccolo seme fra le nostre mani: piantato, innaffiato e
soprattutto: riscaldato col calore della nostra passione, dà poi un risultato,
un prodotto – ed esso è qui e questo è: REALTA’, perché questo libro è qui e
parla. Parla a modo suo, a modo vostro, a modo mio. Forse io vorrei che questa
serata non finisse mai, ma, ditemi un po’: gentili ospiti: “Quante volte ci è
capitato di avere l’opportunità di essere qui, in questo luogo - POCHE -
pochissime volte”. Questa sera, è un grande onore per me, una serata emozionante
per tutti e credo, tanta gente - come me, vorrebbe essere qui, al mio posto. Ed
invece, potrebbe non essere così. Be! Io un’idea ce l’avrei e voglio proporla a
voi ed insieme a voi, al nostro sindaco, per chi non è di Manduria: al Dottor,
Professor, Francesco, Saverio, Massaro. “FRANCESCO!” - Cosa ne pensa lei, se
dessimo vita ad un Centro Culturale che abbia un inizio e non abbia invece una
fine? E come si fa, a realizzare una cosa di questo tipo? Io penso, che questo
“centro culturale”, dovrebbe essere collegato al comune. Al Comune Si, MA NON al
colore politico del momento: rosso - nero, nero - rosso. Perché questo sarebbe
la fine di un inizio. Ogni assessore alla cultura, è diverso dal suo
predecessore e dal successivo. Ed ogni assessore alla cultura, svolge un ruolo:
un ruolo istituzionale, NON una missione. Non ha dentro di sé, quella PASSIONE,
necessaria - per tenere sempre acceso un interesse che orbiti intorno alla
cultura, così ricco, fatto di tante idee, che hanno soltanto bisogno di essere
realizzate. Creando un fermento - sempre vivo, con coloro che, chiusi nelle
proprie case, vorrebbero esprimere la propria creatività, consigliandosi,
confrontandosi, con chi ne sa di più: con la cosiddetta “gente di cultura” e, a
Manduria - ce ne è tanta. Io, ad esempio, che non sono una persona colta, sento
invece di essere, una “cultrice della cultura”, per la grande passione che è in
me per questo mondo, e secondo me, è questo il vero motore, forte - robusto, per
non arrestare mai, nessun cammino. Io ora, potrei andare avanti, fino a domani,
a parlare, senza un attimo di sosta, sò, però, che non posso farlo, perché ho
dei tempi da rispettare e passo, perciò, subito a ringraziarvi. L’elenco dei
ringraziamenti è molto lungo e ve lo risparmio, anche perché non vorrei
rischiare di dimenticare qualcuno, perciò preferisco ringraziare tutti quanti,
con il mio cuore, non invece, elencando i nomi. Concedetemi solo una eccezione.
SENTO, di dover salutare la professoressa Sissy Palmisano, che ha scritto la
presentazione del mio libro e questa sera è a letto con l’influenza, non potendo
essere qui di persona, ha mandato in sua rappresentanza: suo nipote: il Dottor
Leonardo Palmisano e a lei, dottore, chiedo di portare i miei saluti ufficiali
alla zia. E perché questa serata, non sia dimenticata e lasci invece una
traccia, ho pensato di preparare un omaggio a tutti voi, alla mia, alla nostra
MANDURIA, che merita la nostra attenzione. Visto che oggi è S. Martino: 11/11 e
Manduria, sta facendo parlare di sé, attraverso il suo Vino Primitivo: ho
pensato, di unire le “immagini della nostra città”, quelle pubblicate nel libro
– al nostro Vino Primitivo, preparando così, delle cartoline da spedire in tutto
il mondo: e Battezzando Manduria: “La REGINA DEL VINO PRIMITIVO”. A fine serata
ve ne farò omaggio, perciò non andate via, anche perché, alcune cantine, con la
collaborazione di Beppe Lima, ci faranno gentilmente brindare con il loro
Novello. A tutti, grazie.
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